Uno dei piatti più celebri della nostra Pistoia, preparato soprattutto per il giorno del patrono, San Jacopo, il 25 Luglio, e da sempre nel nostro menù.....
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Con la primavera anche il nostro antipasto si rinnova, con piatti più freschi e delicati, come questo semplice ma deliziosissimo riso freddo!! Nel medioevo i carcerati di Pistoia raccoglievano dal fiume Brana che scorreva vicino alle carceri, gli scarti della macellazione dei vitelli che qui venivano gettati. Avevano così carni povere in abbondanza: trippa, lampredotto, zampa, guance, nervetti.....Con questi scarti, lavati con cura, veniva fatto un brodo, con gli odori a disposizione, nel quale poi veniva cotto pane vecchio, raffermo, anche questo raccolto dagli scarti della città, e alla fine si otteneva una zuppa nutriente e veramente deliziosa, che da piatto dei detenuti poi diventò pietanza amata anche dal clero. Oggi il carcerato non è uno di quei piatti tradizionali che si preparano anche a casa, ma è ugualmente cercato ed apprezzato dagli amanti del genere che lo possono trovare in alcuni locali tipici della città. Sicuramente occorrono pazienza e tempo per realizzare questa ricetta tipica pistoiese, almeno 6 ore di lenta cottura, ma alla fine, con nemmeno tanta difficoltà, otterrete un piatto veramente unico, e saporito!!!! Ingredienti
1 kg di frattaglie (1/2 trippa, 1/2 lampredotto) Zampa, guance, nervetti.... 1 costola di sedano 2 carote 1 cipolla 1 spicchio di aglio prezzemolo 1 mazzo di bietole a foglie 2 pomodori pane raffermo
Tanto colore e profumo in questo piatto semplice e saporitissimo che domani sera abbiamo inserito nel menù dell'8 Marzo!! Variante ancora più delicata dei classici spaghettini all'erba cipollina del nostro menù, è un'idea veloce e sfiziosa per un piatto di pasta leggero ma allo stesso tempo saporito. Gli gnudi o ravioli nudi sono gnocchi di ricotta e spinaci, insomma, il ripieno dei ravioli senza la pasta intorno. Molto veloci e semplici da preparare sono buonissimi conditi semplicemente con burro e salvia, ma anche al pomodoro o al ragù, oppure fatti in brodo.
Come per ogni piatto la buona riuscita dipende soprattutto dagli ingredienti scelti: per fare gli gnudi io utilizzo la ricotta dell' Agriturismo Le Roncacce, azienda agricola del Melo, Cutigliano. Vi consiglio di andare a visitare questa azienda, magari in primavera o meglio ancora d'estate, perchè così potrete approfittarne per fare una bella passeggiata nei boschi del Melo e della Doganaccia. Presso questo Agriturismo potrete comprare anche alcuni dei loro buonissimi prodotti, conosciuti in tutta la provincia: l'azienda rifornisce due volte a settimana anche molte attività della pianura. Domani il loro furgoncino farà sosta anche da noi, portandoci pecorino fresco, ricotta, latte e yogurt!!! Ingredienti 350 gr di ricotta 500 gr di spinaci 2 uova farina noce moscata parmigiano grattato burro, salvia, sale e pepe Preparazione Laviamo e lessiamo gli spinaci, strizziamoli bene e tritiamoli finemente su un tagliere o col minipimer. Aggiungiamo la ricotta, le uova, 4 cucchiai di parmigiano, 2 cucchiai di farina, sale pepe e noce moscata. Amalgamiamo bene il tutto quindi, aiutandoci con la farina, facciamo delle palle della grandezza di una noce: l'impasto sarà molto molle, ma non dobbiamo aggiungere farina, solamente infarinarci le mani per fare gli gnocchi! Cuociamo gli gnudi in acqua salata per circa tre minuti, scoliamoli e condiamoli con burro fuso e salvia. |
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AutoreCiao, sono Elena, da otto anni la cuoca dell'Agriturismo Baldi, da quando mia mamma, Marica, mi ha passato il testimone... Archivio
Marzo 2022
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